Dal 29 aprile al 14 maggio a Pienza (SI), appuntamento con la XXXVI edizione di “Pienza e i fiori”
‘Pienza e fiori‘ nacque tanti anni fa grazie alla collaborazione di un grande vivaista di origine pientina, il prof Sirio Mangiavacchi, che dedicò molto delle sue risorse e della sua inventiva a questa festa, coinvolgendo il Comune di Firenze e altri suoi colleghi.
L’obiettivo era quello di creare una mostra-mercato di alta qualità, che valorizzasse l’architettura della Piazza Pio II e del Palazzo papale, esaltando il carattere floreale classicheggiante già presente negli stilemi architettonici. Si scrisse allora che ‘Pienza e i fiori’ avrebbe dovuto essere la festa canonica di Primavera, una sorta di tripudio floreale che fosse un inno all’arrivo della bella stagione, dei nuovi frutti, un rito floreale propiziatiorio dell’anno agrario, che avrebbe trovato la sua corrispondenza successiva nella tradizionale festa cristiana del Corpus Domini, con la sua Processione della Fiorata. Così è stato per decenni. Oggi con rinnovata carica artistica e motivazione estetica, Pienza e i Fiori si è arricchita di nuovi episodi e di nuove iniziative che ne fanno una delle feste più importanti della cittadina. Il carattere della manifestazione è ormai regionale e molti vivaisti locali e delle province toscane accorrono a una festa divenuta famosa in Italia e all’estero. Alla organizzazione di questa festa partecipa da anni anche il Centro Commerciale Naturale Città di Pienza, che ha contribuito a migliorala e a promuoverla.
‘Pienza e fiori‘ nacque tanti anni fa grazie alla collaborazione di un grande vivaista di origine pientina, il prof Sirio Mangiavacchi, che dedicò molto delle sue risorse e della sua inventiva a questa festa, coinvolgendo il Comune di Firenze e altri suoi colleghi.
L’obiettivo era quello di creare una mostra-mercato di alta qualità, che valorizzasse l’architettura della Piazza Pio II e del Palazzo papale, esaltando il carattere floreale classicheggiante già presente negli stilemi architettonici. Si scrisse allora che ‘Pienza e i fiori’ avrebbe dovuto essere la festa canonica di Primavera, una sorta di tripudio floreale che fosse un inno all’arrivo della bella stagione, dei nuovi frutti, un rito floreale propiziatiorio dell’anno agrario, che avrebbe trovato la sua corrispondenza successiva nella tradizionale festa cristiana del Corpus Domini, con la sua Processione della Fiorata. Così è stato per decenni. Oggi con rinnovata carica artistica e motivazione estetica, Pienza e i Fiori si è arricchita di nuovi episodi e di nuove iniziative che ne fanno una delle feste più importanti della cittadina. Il carattere della manifestazione è ormai regionale e molti vivaisti locali e delle province toscane accorrono a una festa divenuta famosa in Italia e all’estero. Alla organizzazione di questa festa partecipa da anni anche il Centro Commerciale Naturale Città di Pienza, che ha contribuito a migliorala e a promuoverla.